martedì 2 febbraio 2010

Prodotti tipici in aereo? Indebiti favoritismi...

Re:       analisi dell'olio gratis firmato Agenzia delle Dogane di Palermo 28.10.2007
Inviato:  lunedì 29 ottobre 2007 7.23
A:         info@verdoroliosicilia.it



Gentile Dott.ssa Cuscinà,


oltre che manifestarle i miei più sinceri complimenti per l'intensità del suo impegno, desidero ringraziarla per le ricche e interessanti informazioni. Vedremo di trarne profitto al meglio.



Colgo, però, l'occasione per farla partecipe di qualcosa che, da ormai parecchio tempo, mi irrita non poco per l'inequità che la caratterizza.


Mi riferisco alle attuali norme di sicurezza vigenti negli aeroporti che proibiscono di portare a bordo degli aerei, sia pure limitatamente al solo bagaglio a mano, qualunque tipologia di liquido che superi la quantità di un decilitro circa.


Avviene che, sin dall'entrata in vigore di tale normativa, i numerosi turisti, visitatori della nostra e di altre aziende, dopo avere degustato il nostro olio si vedono costretti a rinunciare, con loro sincero rammarico, ad acquistarne la solita bottiglia, proprio per l'impossibilità di portarla a bordo, non volendo rischiare, sistemandola nella valigia che viaggia nella stiva, il disastro per i propri abiti in caso di molto probabili rotture.


Devo dirle che, con tutto il rispetto per la sicurezza dei passeggeri, la faccenda mi puzza alquanto. Sta di fatto che, in conseguenza di questa situazione, ci tocca assistere al proliferare, negli aeroporti, di quantità inverosimili di olio negli scaffali dei free shops e dei negozi - i soli legittimati alla vendita dei prodotti liquidi - situati oltre i controlli di sicurezza, offerti anche a quegli stessi che, grazie all'impegno promozionale dei tanti produttori fra i quali ci annoveriamo, hanno potuto apprezzare le nostre specialità, il nostro olio.


Quanto questo stato di cose possa considerarsi penalizzante e sperequativo per tutti i produttori che non hanno il privilegio dei soliti noti - umbri, toscani e siciliani raccomandati, a prescindere da quel che mettono nelle bottiglie - di figurare con i loro prodotti in queste obbiettivamente importanti vetrine, non credo sia necessario sottolinearlo.


Non a caso la faccenda mi puzza, quantomeno nella misura in cui faccio fatica ad escludere che la norma possa servire solo ed esclusivamente a creare indebiti favoritismi.


Situazione, quindi, più che sospetta se dovessimo considerare una solenne sciocchezza quella che ci viene propinata come male necessario per la sicurezza dei trasporti, alla luce del fatto che, in verità, non sarebbe per nulla difficile portare a bordo quantità considerevoli di liquidi in barba agli attuali controlli.


Immagini, Lei, quante sacche di plastica piene di liquidi troverebbero posto sotto le gonne, nelle finte pance e nei finti seni. E non solo.


E allora? Vogliamo approfondire la faccenda, facendoci, perché no, sentire per pretendere di stare tutti dentro o tutti fuori, o, fors'anche, perché venga adottato un equo sistema di avvicendamento delle varie marche di prodotti? O, ancora, perché venga concessa ai produttori abilitati al confezionamento una sorta di autorizzazione ad apporre ai contenitori uno speciale contrassegno di sicurezza, non riutilizzabile, valido per varcare i punti di controllo?


Con i più cordiali saluti.


Gianfranco Becchina


Rif.
Dr. Alessandra Cuscinà
Coordinatrice regionale Consorzio Verdorolio Bilìci
olio extra vergine siciliano




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