sabato 6 febbraio 2010

L' olio che va sulla tavola di Bush nonostante i blackout a ripetizione


Repubblica — 13 agosto 2005   pagina 5   sezione: PALERMO

La comunicazione si interrompe bruscamente: «Signor Becchina? Sono di nuovo io, deve essere caduta la linea». Dall' altro capo del telefono l' interlocutore ride. Ma il suo è un riso amaro. Nel corso della breve conversazione con il produttore di olio Gianfranco Becchina, dieci minuti appena, la linea cadrà ben quattro volte.
«è assurdo: conviviamo da anni con questo problema - spiega Becchina - e i disagi non si limitano alle interruzioni delle conversazioni telefoniche». Gianfranco Becchina, collezionista e mercante d' arte antica, nel 1989 decide di riprendere la tradizione di famiglia e si cimenta nella produzione di olio extra vergine. Acquista una tenuta nella zona sud-ovest di Castelvetrano, nei pressi del lago Trinità: venticinque ettari e circa trecento piante che producono olive di varietà «nocellara del Belice». Da allora innumerevoli successi e altrettanti disagi. L' olio prodotto da Becchina fa incetta di premi, viene recensito dalla stampa gastronomica internazionale e raggiunge i più importanti mercati: Francia, Germania, Inghilterra, Stati Uniti, Giappone e Cina. Ma l' impresa più grande è aver messo d' accordo Bill Clinton e George Bush: sulle loro tavole, l' insalata si condisce solo con l' olio extravergine proveniente da contrada Trinità. Prestigiosi traguardi raggiunti malgrado numerose difficoltà: «Da quando è partita la mia iniziativa - sostiene Becchina - ho dovuto far fronte ad una serie di disagi dovuti alle continue interruzioni dell' erogazione di corrente elettrica». L' azienda della famiglia Becchina, ora diretta dalla figlia Gabriella, 31 anni e un master in Storia dell' arte alla Columbia University in tasca, è completamente informatizzata e la mancanza di elettricità comporta il blocco totale delle attività: «Troppo spesso va via la luce - spiega Gabriella - telefono, fax e pc vanno in tilt per le continue microinterruzioni: così perdiamo gli ordini dei distributori che si spazientiscono». Per non far fermare l' impianto di irrigazione e i frantoi, i Becchina hanno provveduto ad acquistare un gruppo elettrogeno che attivano in caso di mancata erogazione della corrente. «La società elettrica - sostiene Gianfranco Becchina - non ha alcun interesse a porre rimedio a questi inconvenienti. Più volte ho segnalato i disagi, ho anche presentato un esposto alla Procura della Repubblica: nessuna risposta. Ci maltrattano: non solo l' Enel, ma anche l' amministrazione comunale. All' ingresso della nostra tenuta stazionano rifiuti di ogni genere». Nell' attesa che cambi qualcosa, non gli resta che consolarsi mangiando una fetta di pane croccante, condita con l' eccellente olio extravergine. Ma ancora per poco: «Se la situazione resterà così farò come Pannella: digiuno a oltranza». - GIOVANNI DI STEFANO



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